Pino Rauti – Nozioni biografiche

Pino Rauti
Pino Rauti

Giuseppe Umberto Rauti, nato a Cardinale, in provincia di Catanzaro il 19 novembre 1926 e deceduto a Roma il 2 novembre 2012. Politico.

Eletto alla Camera nel 1972, 1976, 1979, 1983, 1987, 1992, 1994, sempre nelle file del Movimento Sociale Italiano.

«Gli italiani amano Mussolini, il suo calendario nelle edicole va a ruba, molto più dei gadget di Che Guevara».

Laureato in Legge, giornalista, fu volontario di guerra nella Repubblica sociale italiana. Nel 1950, dopo aver preso parte alla nascita del Movimento sociale italiano, fu arrestato con l’accusa di attività clandestina: assolto con formula piena dopo 13 mesi di carcere. Nel 1954 fondò il centro studi Ordine nuovo.

Pino Rauti e Giorgio Almirante
Pino Rauti e Giorgio Almirante al V° congresso del MSI, #Milano 1956, a cui seguirà la scissione dal partito e la nascita del Centro Studi Ordine Nuovo.

Nel 1956 lasciò il Msi, allora guidato da Arturo Michelini (rientrò nel 1969). Nel 1979 fu eletto vicesegretario del Msi, nell’87 segretario con quasi il 50 per cento dei voti. Nel gennaio 1995, quando Fini fondò Alleanza nazionale, non aderì al nuovo progetto e fondò il movimento Ms-Fiamma tricolore e poi il Movimento idea sociale.

«S’arruola a sedici anni nella Repubblica sociale, passa la vita a crescersi giovanotti poi condannati per piazza Fontana (“ho avuto qualche frequentazione imprudente”), si sbatte in Grecia dai colonnelli e in Spagna dai falangisti, tiene su un unico altare Junio Valerio Borghese e il maresciallo Graziani, Evola ed Ezra Pound, si tira appresso l’ombra di “Caccola” Delle Chaie».

Nel 2008 rinviato a giudizio (concorso in strage) per la bomba di Piazza della Loggia che il 28 maggio 1974 provocò otto morti e 108 feriti.

«È la terza volta che mi accusano di un reato di strage. Prima quella di piazza Fontana, poi quella della stazione di Bologna.

In entrambi i casi sono stato completamente assolto: anzi, chi mi accusava per la strage del 2 agosto è stato condannato per depistaggio.

Adesso anche Brescia. E chi sono? Uno stragista a vita? (…)

La verità è che io sono un caso limite di perseguitato politico: un perseguitato politico in servizio permanente effettivo.

L’idea che mi sono fatta è che sia in passato sia adesso le accuse contro di me hanno un motivo ben preciso: servono per facilitare il centrismo.

Oggi come allora, la situazione italiana non è bella.

Tanto vale dare in pasto all’opinione pubblica persone delle cosiddette due ali estreme, a sinistra e a destra, teste calde o peggio, stragisti “che spargono sangue”, per convincerla a sopportare.

E vengono fuori le farneticazioni di certi magistrati».

Detto “Gramsci nero”:

«Sono stato l’unico della destra a cui la rivista degli scrittori sovietici, Literaturnaja Gazeta, abbia dedicato un saggio».
«Se non ci fosse stato il Msi, tanti giovani combattenti di ritorno dalla guerra, che non potevano accettare quella persecuzione a cui venivano sottoposti, sarebbero passati alla lotta armata e sarebbe stata guerra civile».
Padre di Isabella.
Rauti
Giorgio Almirante, Pino Rauti e Gastone Nencioni
Giorgio Almirante, Pino Rauti e Gastone Nencioni